Introduzione
Perdite d’acqua nascoste che macchiano soffitti, sollevano pavimenti o fanno girare il contatore di notte? Succede a tutti. La differenza sta nel metodo: o spacchi “alla cieca”, oppure fai una diagnostica ordinata e apri solo dove serve. Qui trovi un processo da cantiere, non da laboratorio: cosa controllare prima, quali test non distruttivi usare, quando fermarti e come spiegare tutto al cliente in modo che approvi sereno. È lo stesso flusso che molti di noi usano ogni settimana, con tempi realistici e esempi concreti.
Indice
Punti Chiave
- Un sopralluogo strutturato dura in generale 60–90 minuti e spesso dimezza le demolizioni inutili.
- Test semplici (contatore, colorante, pressione, igrometro, termografia) individuano l’area senza aprire.
- È comune che la perdita non sia “dove si vede bagnato”: segui il percorso dell’acqua, non la macchia.
- Scrivere assunzioni e limiti in proposta riduce richieste extra e discussioni post‑lavoro.
- Con Donizo molti artigiani trasformano sopralluogo in proposta firmabile in giornata, risparmiando spesso 30–60 minuti di back‑office.
Preparazione E Triage Rapido
Il Problema
Arrivi, trovi macchia o goccia e il cliente vuole subito “un buco qui”. Aprire a caso porta quasi sempre a richiami e tempi morti.
La Soluzione
Fai triage in 15–20 minuti per capire se è alimentazione, scarico o infiltrazione esterna.
Passaggi Operativi
- Ascolta i sintomi: quando compare? dopo doccia, lavastoviglie, pioggia, notte? Prendi nota parola per parola.
- Contatore: chiudi tutto, osserva per 10–15 minuti. Se l’indicatore si muove, probabile perdita su acqua in pressione.
- Test secchio per scarichi: riempi e svuota sanitari (lavabo, bidet, doccia) uno alla volta; osserva comparsa bagnato.
- Escludi eventi recenti: silicone fresco, lavori vicini, gelo.
- Raccogli foto storiche del cliente: progression del danno aiuta a stimare da quanto dura.
Esempio Reale
Macchia a soffitto sotto il bagno. Contatore fermo, nessun segno notturno: probabile scarico. Svuotando il piatto doccia con 2 secchi, compaiono gocce dopo 3–5 minuti: sifone o raccordo orizzontale. Zero demolizioni al di fuori dell’area doccia.
Metodi Non Distruttivi Che Funzionano
Il Problema
Senza strumenti e metodo, si gira in tondo. Con pochi test mirati, stringi il cerchio.
La Soluzione
Usa una combinazione di test leggeri. Qui i quattro che tornano sempre.
| Metodo | Quando usarlo | Tempo tipico | Segnali utili |
|---|
| Test colorante (tracciante alimentare) | Scarichi di WC, docce, canaline | 5–20 min attesa | comparsa colore su soffitto/pozzetto |
| Test pressione linea (manometro) | Linee acqua calda/fredda | 15–30 min | calo pressione stabile indica perdita |
| Igrometro + termocamera | Percorsi d’acqua e condensa | 10–25 min | zone fredde/umide rispetto al contorno |
| Ascolto acustico semplice | Perdite pressione su tubi rigidi | 10–15 min |
In generale, il test di pressione si esegue a circa 1–1,5 volte la pressione di esercizio, mantenendo il valore per almeno 15 minuti su impianti domestici, rispettando le istruzioni del produttore e le normative locali.
Dettagli Pratici
- Colorante: usa tracciante alimentare o pastiglie per WC. Versa nella tazza o nel pozzetto doccia, poi aspetta 5–20 minuti. Se appare colore nella macchia, hai conferma di percorso scarico.
- Pressione: isola il ramo (calda/fredda) con valvole, collega manometro su punto di prelievo, pompa a valore test e monitora. Un calo lento ma continuo, con contatore fermo, indica trafilamento su quel ramo.
- Termografia: cerca un delta termico utile (in generale 3–5 °C). L’acqua fredda in un solaio risulta più “scura” rispetto al contorno; l’acqua calda il contrario.
- Igrometro: confronta valori tra zona sospetta e area “sana”. Conta il differenziale, non il numero assoluto.
Esempio Reale
Cucina con parquet che si imbarca vicino alla lavastoviglie. Contatore gira piano anche a rubinetti chiusi. Isolato il ramo freddo della cucina: il manometro perde 0,2 bar in 20 minuti mentre l’impianto bagno regge. Termografia mostra “striscia fredda” sotto zoccolo. Si smonta zoccolo: raccordo a pressare trafilante. Zero tagli sul pavimento.
Dove Guardare: Bagno, Cucina, Terrazza, Pareti
Bagno
- Doccia: piatti acrilici “molli”, sifoni allentati, giunti silicone mancanti agli spigoli. È comune che l’acqua arrivi dietro il rivestimento e scenda lungo spigoli.
- WC: manicotto di scarico e guarnizioni; lieve assestamento del vaso può far perdere a intermittenza.
- Lavabo/bidet: pilette e troppopieni, spesso serraggi cedevoli.
Esempio
Macchia a lato della colonna scarico. Colorante nel WC: nulla. Colorante nel pozzetto doccia: comparsa in 8 minuti. Rifatta tenuta sifone e siliconature perimetrali: fine del problema.
Cucina
- Raccordi flessibili, rubinetti sottolavello, lavastoviglie: vibrazioni e depositi calcarei creano trafilamenti nel tempo.
- Scarico sifone: perdite “a evento” durante scarico pieno.
Esempio
Parquet sollevato post ciclo lavastoviglie. Test scarico lento dal lavello: asciutto. Scarico veloce con tappo pieno: goccia su giunto a compressione. Sostituzione guarnizione e riserraggio.
Terrazza/Balcone
- Pendenze scarse, bocchettoni intasati, giunti deteriorati. Le perdite compaiono tipicamente 30–60 minuti dopo un rovescio.
- Termografia dopo pioggia o bagnatura controllata aiuta a leggere i percorsi.
Pareti E Contropareti
- Condensa: tubazioni acqua fredda in cavedi non isolate creano “rugiada” estiva. Si riconosce con termografia e igrometro: freddo + umido ma contatore fermo.
Decisione Di Intervento E Aperture Minime
Il Problema
Trovata l’area, come aprire il meno possibile e con che sequenza?
La Soluzione
Procedi per esclusione e apri da punti tecnici o reversibili prima di toccare finiture pregiate.
Sequenza Consigliata
- Smonta: ispeziona da pozzetti, zoccoli cucina, ispezioni cassette WC.
- Apre piccolo, misura grande: finestra di ispezione 10–15 cm per conferma visiva, poi decidi.
- Riparti dal giunto: la maggior parte delle riparazioni sta su connessioni, non su tratti centrali.
- Test post‑riparazione: pressione o bagnatura controllata per 10–15 minuti per validare.
Esempio Reale
Doccia con fuga. Prima apertura dall’ispezione sifone: nessun segno. Taglio locale di 12 cm nel controsoffitto sottostante proprio sotto piletta: raccordo crepato visibile, sostituzione e chiusura. Demolizione limitata, cliente felice.
Documentazione E Proposta Che Il Cliente Capisce
Il Problema
Il cliente “non vede” la perdita. Senza prove e parole semplici si crea diffidenza e si rimanda la decisione.
La Soluzione
Documenta mentre lavori e traduci il sopralluogo in una proposta chiara, con assunzioni e prossimi passi.
Cosa Allegare
- 6–10 foto ordinate: panoramica, dettaglio danno, strumenti (manometro, colorante), evidenza del test, area proposta di apertura.
- Breve narrativa: “Durante test pressione ramo cucina si è osservato calo stabile. Termografia evidenzia…”.
- Assunzioni e limiti: “Nessuna responsabilità su impermeabilizzazione esterna non ispezionabile; se emergono danni strutturali, verrà emessa variante”.
- Due voci di costo: Diagnostica + Riparazione/Remessa in pristino. È comune che il cliente approvi più veloce quando vede fasi distinte.
Esempio Di Flusso Con Donizo
Sul posto registri a voce i passaggi e alleghi 6 foto. Con Donizo trasformi voce, testo e immagini in una proposta PDF pulita; la invii da app e il cliente firma con firma elettronica legale. Quando accetta, converti in fattura in un clic. Molti artigiani riportano che questo flusso riduce il ping‑pong via email e fa risparmiare 30–60 minuti di burocrazia per lavoro.
Domande Frequenti
In generale 60–90 minuti per un appartamento standard. Se servono test su più rami o bagnature controllate, calcola fino a 2 ore. Il tempo speso in diagnosi di solito evita aperture multiple dopo.
Posso fare un test pressione senza strumentazione speciale?
Serve almeno un manometro affidabile, tubi e modo sicuro per isolare il ramo. Non superare mai le pressioni indicate dal produttore e rispetta le normative locali. Se non sei attrezzato, meglio fermarsi a triage e passare a un collega specializzato.
Quando ha senso la termografia?
Quando c’è differenza termica sufficiente: acqua calda che perde, o acqua fredda in ambiente caldo/umido. In generale un delta di 3–5 °C aiuta a leggere i percorsi. Dopo pioggia o dopo aver fatto scorrere acqua calda è il momento migliore.
Come gestisco il “non trovato”?
Scrivi in proposta una fase 1 (diagnostica) con criteri di successo. Se non emerge evidenza, proponi monitoraggio con sensori o ritorno dopo evento pioggia. È meglio un “non ancora individuabile” motivato che aprire a caso.
E se sospetto parte condominiale?
Verifica contatore condominiale e colonne montanti. Documenta con foto e note; segnala all’amministratore. Le responsabilità variano per regolamenti e tabelle millesimali: resta sul tecnico e rimanda gli aspetti legali a chi di dovere.
Conclusione
La chiave non è “avere la termocamera da cinema”, ma seguire un metodo: triage, test leggeri, conferma, apertura minima, verifica. Questo approccio, oltre a ridurre demolizioni e richiami, ti fa apparire esattamente come sei: un professionista. Chiudi il cerchio trasformando il sopralluogo in una proposta chiara e firmabile. Con Donizo puoi dettare dal cantiere, allegare foto, inviare il PDF e far firmare con e‑signature; quando il cliente accetta, converti in fattura senza riscrivere nulla. Meno burocrazia, più tempo in cantiere, e riparazioni che risolvono al primo colpo.